È il più maledetto, perché neanche l'alcol e la droga gli fanno effetto e lo rendono meno infelice.
che frasi luminose ci illuminino l'encefalo come fuochi d'artificio.
Cristiano Zena aprì la bocca e si aggrappò al materasso come se sotto ai piedi gli si fosse spalancata una voragine.
Dentro, da qualche parte nel basso ventre, covava una roba che lo faceva stare di merda. Una di quelle robe che ti consumano piano piano, che ti ammalano come un morbo dalla lenta incubazione, e di cu...
Dentro, da qualche parte nel basso ventre, covava una roba che lo faceva stare di merda. Una di quelle robe che ti consumano piano piano, che ti ammalano come un morbo dalla lenta incubazione, e di cu...
Dopo la morte penso che finirò sotto al fico della mia casa di Manciano, dove riposano i miei cari.
Dopo la morte penso che finir? sotto al fico della mia casa di Manciano, dove riposano i miei cari.
Dopo la morte vedo la mia anima che corre follemente alla ricerca di un corpo dove infiltrarsi.
E allora, nella vita vera, anche lì, solo la fine è importante? La vita di nonna Laura non contava nulla e solo la sua morte in quella brutta clinica era importante?
? il pi? maledetto, perch? neanche l'alcol e la droga gli fanno effetto e lo rendono meno infelice.
E la cosa tremenda è che più lei è str***a, e più lui l'ama.
E la morale è una produzione popolare.
Ecco la cosa che odiavo di più. Ballare. Ma quella sera invece ho ballato e mentre ballavo una sensazione nuova, di essere vivo, mi toglieva il fiato. Tra poche ore sarei uscito da quella canti...
Il piacere è una religione, il corpo il suo tempio.
Il piacere ? una religione, il corpo il suo tempio.
Il problema ? che la gente comune ? meschina e insensibile.
E la morale ? una produzione popolare.
Ma più inscenavo quella farsa più mi sentivo diverso. Il solco che mi divideva dagli altri si faceva sempre più profondo. Da solo ero felice, con gli altri dovevo recitare.
Nemmeno per un secondo l'idea di farla finita l'aveva sfiorata, perché avvertiva che la vita è più forte di tutto. La vita non ci appartiene, ci attraversa. Bisogna andare avanti,...
Una storia, in effetti, ce l'avevo. Me l'ero inventata una mattina a scuola. Ma le mie storie le tenevo per me, perché se le raccontavo si sciupavano subito come i fiori di campo tagliati e non...