Chi voglia udire la voce sincera della coscienza, bisogna che sappia fare silenzio intorno a sé e dietro di sé.
Chi vuol essere da più ch'ei non può, riesce da meno di quanto ei potrebbe.
Chi vuol essere da pi? ch'ei non pu?, riesce da meno di quanto ei potrebbe.
Chi, essendo in guerra col mondo, e in pace con se medesimo, può essere felice; ma non può non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, se in pace col mondo.
Chi, essendo in guerra col mondo, e in pace con se medesimo, pu? essere felice; ma non pu? non essere infelicissimo chi, essendo in guerra con se medesimo, se in pace col mondo.
Chi, per esser privo di beni della fortuna, si lagna di non aver nulla e di non esser nulla, fa di sé quel giudizio i suoi nemici potrebbero fare, e che egli mostra di meritarsi.
ci sarà una storia come la tua.
Ci sono giorni in cui percorro chilometri di tristezza.
Ci sono uomini che emettono suoni con le corde vocali. Per alcuni partono dal cuore. È allora che diventano parole.
Ciò che una generazione imparò a caro prezzo, la susseguente disimpara celiando.
Ci? che una generazione impar? a caro prezzo, la susseguente disimpara celiando.
col cavolo che nasco donna.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Come il sole la nebbia, cos? il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Così la violenza, come la debilità dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilità.
Cos? la violenza, come la debilit? dello spirito, hanno spesso un effetto medesimo: la sterilit?.
credendo così di camminare.
d'averla già vista.
Da qualche tempo abusiamo dell'assolutamente sì, assolutamente no, assolutissimamente. Il giorno che ci servirà l'assolutamente, come ce la caveremo?
Dacché, strillando, ebbero salvato il Campidoglio, le oche strillano a ogni menomo sentor di pericolo.
Dacch?, strillando, ebbero salvato il Campidoglio, le oche strillano a ogni menomo sentor di pericolo.
Degno veramente del nome di uomo è colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorità e forza.
Degno veramente del nome di uomo ? colui che obbedisce a una sua legge interiore alla quale nessuna legge esteriore potrebbe mai accrescere o scemare autorit? e forza.
del male che riesci a fare.
Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo.