Stante, dunque, ci?, mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorit? di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie.
Il buon insegnamento ? per un quarto preparazione e tre quarti teatro.
Parlare oscuramente lo sa fare ognuno; ma chiaro pochissimi.
E pur si muove.
Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.
L'intenzione dello Spirito Santo essere d'insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo.
Il Sole, con tutti i pianeti che gli ruotano attorno e da esso dipendono, pu? ancora maturare un grappolo d'uva come se non avesse nient'altro da fare nell'Universo.
Misura ci? che ? misurabile e rendi misurabile ci? che non ? misurabile.
Scienza ? il distinguere quello che si sa da quello che non si sa.
Dietro ogni problema c'? un'opportunit?.
La mente umana ? finita, dunque non pu? trattare con l'infinito.
Il sonar l'organo non s'impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare; la poesia s'aimpara della continua lettura de' poeti.