Deh foss'io certa almen ch'alcuna volta
voi rivolgeste a me l'alto pensiero,
conte, a cui per mio danno i cieli di?ro
s? da' lacci d'Amor l'anima sciolta.
L'acerba pena mia nel petto accolta,
l'empia ...
Ritraggete poi me da l'altra parte,
come vedrete ch'io sono in effetto:
viva senz'alma e senza cor nel petto
per miracol d'Amor raro e nov'arte;
quasi nave che vada senza sarte,
senza timon, senza vel...
Altri mai foco, stral, prigione o nodo
s? vivo e acuto, e s? aspra e s? stretto
non arse, impiag?, tenne e strinse il petto,
quanto 'l m? ardente, acuto, acerba e sodo.
N? qual io moro e nasco, e peno...
Era vicino il d? che 'l Creatore,
che ne l'altezza sua potea restarsi,
in forma umana venne a dimostrarsi,
dal ventre virginal uscendo fore,
quando degn? l'illustre mio signore,
per cui ho tanti poi l...
Qual sempre ? miei disir contraria sorte
fra la spiga e la man mi s'? trasmessa,
s? che la gioia, che mi fu promessa,
tarda tanto a venir per darmi morte?
Le mie due vive, due fidate scorte
il signor ...
Deh, se vi fu giamai dolce e soave
la vostra fidelissima Anassilla,
mentre serrata, s? che nullo aprilla,
teneste del suo cor, conte, la chiave;
leggendo in queste carte il lungo e grave
pianto, a cui...
Se cos? come sono abietta e vile
donna, posso portar s? alto foco,
perch? non debbo aver almeno un poco
di ritraggerlo al mondo e vena e stile?
S'Amor con novo, insolito focile,
ov'io non potea gir, m...
Onde, che questo mar turbate spesso,
come turba anco me la gelosia,
venite a starvi meco in compagnia,
poi che mi s?te s? care e s? presso:
cos? fiero Austro ed Aquilon con esso
men importuno e men cr...
Voi, ch'ascoltate in queste meste rime,
in questi mesti, in questi oscuri accenti
il suon degli amorosi miei lamenti
e de le pene mie tra l'altre prime,
ove fia chi valor apprezzi e stime,
gloria, non...
Sai tu, perch? ti mise in mano, Amore,
gli stral tua madre, ed agli occhi la benda?
Perch? quella saetti, impiaghi e fenda
i cor di questo e quel fido amatore;
e con questi non possi veder fuore
de' c...
La gran sete amorosa che m'afflige,
la memoria del ben onde son priva,
che mi sta dentro al cor tenace e viva,
s? che null'altra pi? forte s'affige,
sovra ogni forza mia move et addige
la vena mia per...
Alto colle, gradito e grazioso,
novo Parnaso mio, novo Elicona,
ove poggiando attendo la corona,
de le fatiche mie dolce riposo:
quanto sei qui tra noi chiaro e famoso,
e quanto sei a Rodano e a Garon...
O de le mie fatiche alto ritegno,
mentre ad Amor ed a Fortuna piacque,
conte gentil, a cui giamai non nacque
bellezza egual, valor, sangue ed ingegno;
se 'l vostro cor di maggior donna degno
una volta...
Un intelletto angelico e divino,
una real natura ed un valore,
un disio vago di fama e d'onore,
un parlar saggio, grave e pellegrino,
un sangue illustre, agli alti re vicino,
una fortuna a poche altre...
Fra quell'illustre e nobil compagnia
di grazie, che vi fan, conte, immortale,
s'erge pi? d'altra e vaga stende l'ale
del canto la dolcissima armonia.
Quella in noi ogni acerba cura e ria
pu? render do...
Quelle lagrime calde e quei sospiri,
che vedete ch'io spargo s? cocenti
da poter arrestar il mar c? venti,
quando avien ch'ei pi? frema e pi? s'adiri,
come potete voi coi vostri giri
rimirar non pur q...
Se non temprasse il foco del mio core
l'umor, che verso per gli occhi s? spesso,
io avrei visto gi? di morte il messo,
e l'alma ad ubidirla uscita fore;
perch? la speme omai cede al timore,
ed ogni co...