Che bello quando silenzio e solitudine comunicano attraverso il linguaggio dell'amore.
Che squallore assistere alla falsa rappresentazione di un amore sbandierato ai quattro venti e smarritosi tra i nebulosi sentieri dell'indifferenza.
Chi è malato di protagonismo non riuscirà mai a stabilire il momento di smettere per non cadere nel ridicolo.
Chi è sordo al richiamo dell'amore non conosce canti.
Chi abbassa lo sguardo mentre parla non è sincero.
Chi accende l'interruttore del cuore fa saltare la valvola della ragionevolezza.
Chi ama la poesia ama se stesso.
Chi ci salverà da questa gentaglia che ha la presunzione di cambiare il mondo succhiandoci il sangue come vampiri?
Chi confonde il dubbio con la paura non avrà mai coraggio di prendere una decisione.
Chi dà importanza alle piccole cose ha grande rispetto della vita.
Chi dice che le ombre sono innocue non ha conosciuto il dolore.
Chi entra nel mio cuore senza far rumore ha un posto riservato in prima fila per assistere alla più bella rappresentazione dell'amore.
Chi ha paura della novità e del rischio non otterrà mai il massimo dalla vita.
Chi ha rispetto di sé stesso non teme il giudizio degli altri.
Chi non conosce il sentiero non arriverà mai alla sorgente da cui attingere acqua.
Chi non ha anima non conosce amore.
Chi non vede con i propri occhi, non sente con le proprie orecchie, parla di una Verità distorta.
Chi offende i sentimenti altrui non merita perdono.
Chi offende la dignità altrui è meschino e non merita alcuna considerazione.
Chi rifugge un amore vero ammette di aver giocato spudoratamente con i sentimenti altrui.
Chi rinnega il passato tradisce se stesso.
Chi teme la morte si inchina alla morte.
Chi trova nell'offesa l'arma della propria difesa ammette la sua colpevolezza.
Chi veramente non ha mai sofferto, non può apprezzare la vera felicità.
Ci sono dei confronti che la vita non promette di evitare, ma permette al massimo di rinviare.