Il silenzio può talvolta far le veci della saggezza per il povero di spirito, e della sapienza per l'ignorante.
Talvolta il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo: è una lezione per gli impertinenti e una punizione per i colpevoli.
Amare non significa guardarsi negli occhi, ma guardare insieme verso la stessa meta.
Chi comincia ad amare deve prepararsi a soffrire.
Ci sono molte malattie che danno forza all'anima.
Colpisci uno per insegnare a cento.
Di rado una donna chiede consiglio prima di aver comprato l'abito da sposa.
Gli uomini coltivano 5000 rose nello stesso giardino... e non trovano quello che cercano... e tuttavia quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa o in un po' d'acqua. Ma gli occhi son...
Guai all'uomo il cui cuore da giovane non ha appreso a sperare, ad amare e a riporre fiducia nella vita!
Il Papa! Quante divisioni ha?
In filosofia si deve scendere nell'antico caos e ivi sentirsi a proprio agio.
La domenica pulisce tutta la ruggine della settimana.
La notte rivela l'uomo.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
La vita va difesa prima della nascita.
Le false opinioni somigliano alle monete false: coniate da qualche malvivente e poi spese da persone oneste, che perpetuano il crimine senza saperlo.
Le possibili domande scientifiche hanno avuto una risposta, ma i nostri problemi vitali non sono ancora neppure stati toccati.
Mi piacciono le persone distratte; significa che hanno idee e che sono buone; i cattivi e gli stupidi hanno sempre presenza di spirito.
Nel cogliere il frutto della memoria si corre il rischio di sciuparne il fiore.
Nella logica il metodo e il risultato sono equivalenti.
Nessuna confessione religiosa ha tanto peccato per abuso di espressioni metafisiche quanto la matematica.
Non ci sarebbe alcuna filosofia senza l'arte di ignorare le obiezioni.
Non temer mai di dire cose insensate! Ma ascoltale bene, quando le dici.
Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
O inventare nuovi usi per le parole, usi talvolta assurdi, per aiutare ad allentare la stretta delle forme abituali del linguaggio.