Abbiamo perduto nascendo quanto perderemo morendo. Tutto.
Al contrario di Giobbe, non ho maledetto il giorno della mia nascita. Ma in compenso ho colmato di maledizioni tutti gli altri giorni.
Autopsia: l'ultima indiscrezione del medico.
Beati tutti coloro che, nati prima della Scienza, avevano il privilegio di morire alla prima malattia.
Bisognerebbe sempre avere gli stivali ai piedi e star pronti ad andare.
Bisogno fisico di disonore. Mi sarebbe piaciuto essere figlio di boia.
Ci offende meno il disprezzo degli sciocchi, che il saperci mediocremente stimati dalle persone d'ingegno.
Ci si deve moderare tra l'odio del dolore e l'amore del piacere.
Diffidate di quelli che voltano le spalle all'amore... si vendicheranno di avervi rinunciato.
Diventa chi sei!
Gli uomini probi fanno del bene alla gente ponendosi come esempio da imitare, mentre io ne faccio proponendo me stesso come esempio da evitare.
I doni della fortuna non si trovano mai uniti al merito.
I medici sono fortunati: i loro successi brillano al sole e... la terra copre gli errori.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
La vera eleganza morale consiste nell'arte di travestire le proprie vittorie da sconfitte.
Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune.
Non esiste una sola cultura al mondo in cui sia permesso di fare tutto.
Non tutto quello che vacilla cade.
Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere.
Quando gli uomini si riuniscono, le loro teste si restringono.
Quello che so a sessant'anni, lo sapevo anche a venti. Quindi quarant'anni di una lunga, evitabile verifica.
Se potessimo vederci con gli occhi degli altri, scompariremmo all'istante.
Soltanto il paradiso o il mare potrebbero farmi rinunciare alla musica.
Talvolta si vorrebbe essere cannibali non tanto per il piacere di divorare il tale o il talaltro quanto per quello di vomitarlo.