Avvezza i tuoi soldati a spregiare il vivere delicato e il vestire lussurioso.
Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.
L'uomo fermo mostra che la fortuna non ha potenza sopra di lui.
Le guerre cominciano dove si decide, ma non finiscono dove si vorrebbe.
Principi non buoni temono sempre che altri non operi, contro a loro, quello che par loro meritare.
È comune defetto degli uomini, non fare conto, nella bonaccia, della tempesta.
È giusto credere e seguire la vita, solo la nostra vita.
È molto più sicuro essere temuto che amato.
Callimaco e Madonna Lucrezia non dormiranno perché io so, se io fussi lui, e se voi fussi lei, che noi non dormiremmo.
Coloro che vincono, in qualunque modo vincano, mai non ne riportano vergogna.
Colui che inganna troverà sempre chi si lascerà ingannare.
Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, è molto più sicuro essere temuti che amati.
Dal momento che l'amore e la paura possono difficilmente coesistere, se dobbiamo scegliere fra uno dei due, ? molto pi? sicuro essere temuti che amati.
Dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà.
Dove c'? una grande volont? non possono esserci grandi difficolt?.
Dove men si sa, più si sospetta.
? molto pi? sicuro essere temuto che amato.
E però sempre come donna, è amica dei giovani, che sono meno rispettosi, più feroci, e con più audacia la comandano.
E poiché la fortuna vuol fare ogni cosa, ella si vuole lasciarla fare, stare quieto e non le dare briga, e aspettar tempo che la lasci fare qualche cosa agl'huomini.
Gli uomini in universale giudicano più agli occhi che alle mani, perché tocca a vedere a ciascuno, a sentire a pochi. Ognuno vede quel che tu pari, pochi sentono quel che tu sei.
Governare è far credere.
Governare ? far credere.
Il fine giustifica i mezzi.
Iudico che fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi.
Iudico poter esser vero che la fortuna sia arbitra della met? delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra met?, o presso, a noi.