Si crede di aprirsi al mondo e si paga questa persuasione con la cecità per le cose più vicine. È incredibile l'arroganza con cui decidiamo che cosa ci riguarda o non ci riguarda. Tutte le direttrici dell'esperienza sono prestabilite, anche se non lo sappiamo, ciò che ancora non comprendiamo a chiare lettere non lo guardiamo neppure, e quella fame lupina che si definisce brama di sapere non si avvede di quel che le sfugge.
Elias Canetti
Vile, veramente vile, è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
La speranza dell'aldilà colora sempre la vita del fedele, così che si ha ragione di parlare di una massa lenta, cui appartengono tutti insieme i seguaci di una fede.
Il dubbio si fa più illusioni della fede.