A un certo punto, un giorno nei primi anni Novanta del XX secolo, due dei prodotti di tale processo - uno dei quali appassionato di domande del genere - si sono trovati a correre insieme in una fresca mattina d'inizio estate in Alabama. E una piccola parte dell'universo, una parte che ansimava e arrancava con passo pesante e sgraziato lungo le strade di Tuscaloosa, si è chiesto: ne è valsa la pena? Dopo quattro miliardi di anni di sviluppo cieco e sconsiderato, l'universo è arrivato a contenere me. Ne è valsa la pena?
Mark Rowlands
L'inequivocabile, anche se spesso debilitante, piacere associato al bere un fiume di birra viene sostituito dal più sottile brivido di piacere prodotto da un paio di bicchieri di buon vino. L'e...
Il lupo è arte nella sua forma più alta e non ci si può trovare in sua presenza senza che ciò sollevi lo spirito. Per quanto potessi essere di cattivo umore quando comincia...