Rosa Cassese : Insegnavo a Bolzano per cui dovevo viaggiare in co
Insegnavo a Bolzano per cui dovevo viaggiare in continuazione, dovevo impegnare dei soldi che scarseggiavano prima di ricevere il "primo" stipendio. Dopo un mese di permanenza presso questi parenti, ricevendo finalmente la busta paga della cifra di 145 mila lire, comincio a fare progetti e sogni. Mi metto di nuovo alla ricerca minuziosa di una camera o un mini-appartamento e finalmente riesco a trovare una degna sistemazione presso una signora, di origini veronesi, a Laives; in questa misera ma confortevole stanza, comincio a sentirmi, come è giusto che sia, libera di sognare, respirare, vivere, mangiare quello che mi piace, quando e come voglio, senza centellinare ed aspettare che te lo mettessero quasi in mano (per il mio modo di essere)...
Rosa Cassese
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Non cercare la causa dei tuoi mali, delle tue insofferenze, delle tue mancate realizzazioni al di fuori di te stesso o in Dio, egli è sempre con te; il male viene da noi stessi, per non aver sa...
Il giorno "muore" lentamente solo per i pigri, gli indolenti, i nullafacenti; se, ti adoperi, per lasciare un'impronta, quel giorno vivrà "eternamente" in un gesto, uno scritto, un affetto.
L'amicizia è come il vento... arriva all'improvviso, e allo stesso modo può svanire se non c'è affinità affettiva!