"Nel mio cielo, ogni notte, ci sono milioni di corpi celesti, ma io riesco a vedere solo te", le aveva preso la mano e le aveva baciato il palmo, "tu sei la mia Venere, la mia dea dell'amore, della bellezza e della fecondità. Sei il mio astro del tramonto e il mio astro dell'alba, io ti cerco di sera prima che il buio inghiotta tutto, e ti cerco di mattina, quando il sole è quasi pronto per sorgere, la tua luce è sempre con me. Sei con me da sette anni e non ti ho mai dimenticata, ti amo."
Luisa Pachera
"Presto", si disse lui.