Ma tu dimmele le cose che pensi! Fa' che sia io a decidere se sono stupide oppure no. Tu raccontami le tue giornate, come si chiama il bar dove ti fermi a prendere il caffè, quanto ci metti ad arrivare al lavoro e, se è possibile anche quanto pensi a me in quel breve tratto di strada. Parlami delle tue passeggiate col cane dal nome strano, delle volte che fingi di aver dimenticato l'ombrello perché ami danzare sotto la pioggia. Tu parlami, raccontami, spiegami, rendimi partecipe, quelle che tu chiami "stupidaggini" per me suonano come "benvenuta nella mia vita, accomodati e resta con me".
Monica Cannatella
"Accontentati" ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire che valgo poco, quindi merito il niente... io non lo voglio il niente, io voglio il "tutto" o...
Quando incontri un paio di occhi pieni di dolore, il minimo che tu possa fare è tuffartici dentro e cercare di salvare chi sta per annegarci.
Lei non la sentiva la solitudine. Cucinava canticchiando, leggeva un buon libro e qualche volta accarezzava il suo gatto seduta sulla cima di un tetto. A volte, la sera, le sembrava che tornasse ad as...