Eppur lo amavo, contro voglia e volontà. Col desiderio vivo di chi sa che il fuoco ora arde dopo brucia. Mi buttavo fumo negli occhi e raccoglievo cenere. Il mio amore era un assioma che, pur non avendo forma reale, trovava consistenza nei meandri della mia fantasia, scavando una fossa e al contempo scovando una sorgente. L'acqua scava la pietra e se non riesce trova comunque uno spazio per infiltrarsi e passare, così l'amore dannato, puoi chiudergli la porta, non infilarlo nel tuo letto, ma non puoi impedirgli di infiltrarsi nella tua anima, giorno dopo giorno, fino a corroderti l'essere senza invaderti l'esistenza.
Rosa Maria
Il dolore mi è necessario per scrivere, per questo ne faccio tesoro e ringrazio le persone che indirettamente contribuiscono a far nascere in me l'ispirazione. Mi piace convertire il male ricev...
I torti sono come i debiti, occorre sdebitarsi o si ripresentano. Chiudere un conto è questione di principio, farlo con una moneta diversa è questione di buon gusto. Bisogna dare il megl...
È più facile capire gli altri, anche quando non parlano, che se stessi. L'interiorità è silente, per questo occorre qualcosa o qualcuno che funga da specchio e ci lasci int...