Alessandro Barbarani: Ed è come viaggiare in una dimensione innaturale
Ed � come viaggiare in una dimensione innaturale
Dove non esiste il tempo di un respiro
Che ti si chiude in gola
Che ti spacca la testa
Ma che cerca una via di fuga... per trovare pace
Il silenzio che si sovrappone alla cadenza intonata di un brano
Il nero della notte che mi accarezza con il suo freddo
e sono solo come non mai
Tra le urla e l eco lontano del mio scrivere
� un urlo che non fa rumore
� uno scrivere che ha un anima che parla di me
� un pensiero che oramai � lontano e assente
� un pensiero che si trascina lentamente
� una lunga notte che non vuole passare
Scorre il tempo e il sovrapporsi dei secondi...
� una sabbia fine che non riesco a trattenere nella mano
e pi� sfugge e pi� il tempo � fermo
Cerco uno sguardo amico che trovo solo custodito nei miei ricordi
Lo cerco tra la rete di un mondo moderno
e ne sento odore ne bramo la presenza
Ma � come il fruscio del vento in una spiaggia deserta
Lo senti ne senti la forza lo immagini lo desideri toccare... ma nulla
Ne rimane solo il desiderio impastato in bocca
Sensazioni remote che fomentano un presente ricco di pensieri
Di cui Stancamente ne sovrappongo il peso
e cerco sostegno tra le braccia incatenate di un sogno
Non mi rimane che chiudere quest'occhi
Lentamente inesorabilmente indecentemente...
Fortunatamente!
E questa notte trover� pace.
Alessandro Barbarani
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Ti cerco tra le pieghe di una parola, mentre cerco di dare forma ad una sensazione...
ti cerco tra i raggi di un sole che rispecchia nei miei occhi...
ti cerco tra i granelli di una vita che mi spinge...
Non mi basti mai...
Ora che questa notte mi avvolge e la paura
m'imprigiona...
Ora che queste stelle non brillano ma osservano...
Ora che questo silenzio è
cantilena assordante...
Ora che il sonno è sensazione di tristez...