Messina, inverno 1984
Non ricordo con esattezza il giorno preciso del mese in cui cominci� questa strana storia.
So che tutto ebbe inizio cos�, semplicemente, come quelle storie che nascono senza un perch�, con quel famoso detto "C'era una volta" cos� caro a bambini che lo ascoltavano in dormiveglia, dalle care voci delle nonne o delle mamme, all'inizio di qualsiasi fiaba. Com'� lontano quel magico tempo! Le fate sono diventate giochi elettronici. Oggi tutto � maledettamente cambiato e appare glaciale, freddamente scontato, terribilmente calcolato. Siamo entrati in un tunnel senza uscita e senza ritorno, proiettati dal falso progresso verso un mondo futurista, dove persino il nostro destino risulta scritto in fondo alla memoria d'un computer.
Mass media che dilatano e condizionano le nostre coscienze, satelliti artificiali sulle nostre teste che ci spiano minacciando la nostra privacy e ancora pubblicit� senza fine che ci rende tutti visionari martellando il nostro cervello. Nonostante tutto questo, io sono ancora qui a scrivere seguendo con costanza e coerenza le mie idee di sempre, annullando, fin quando mi sar� possibile e ne avr� la forza, il nulla che mi circonda con la forza della mia fantasia, con la bellezza della mia immaginazione, con la gioia di ...[segue »]
Claudio Cisco
Mi successe quando ero ancora ragazzo. Mi trovavo sul treno che mi portava a Trento in visita da mia sorella. Per vincere la monotonia del viaggio, leggevo un libro di mie poesie quasi in atmosfera co...
Solitudine � libert�, libert� � solitudine.
Voglio essere completamente solo
per sentirmi veramente libero.
Ascolta... ragazza sperduta in quest'infinito.
� notte.
Ogni cosa intorno � spenta e tace.
Nel silenzio dolcissimo
altre sensazioni di un mondo totalmente sconosciuto
ma intrinseco con i nostri giovan...