Angelo Michele Cozza: Cos'è questo passeggio di ricordi or protendersi
Cos'� questo passeggio di ricordi
or protendersi di corimbi
or siepe spinosa che seguo
oltre il cavedio dei giorni perduti.
Fui dunque, vissi, respirai
vidi le stelle e il mare
sentii fluire i giorni, le notti
ebbi regolare appetito d'amore
incontrai lussureggianti speranze
mi adesc� moinosa l'illusione?
Fu appena un giro di stagioni.
Flutto di folgori e di inverni
di sole di sbocci e di fiori
di gioie e di dolori
e tutto mi attir� nel suo vortice.
Marpiona, quella che si disse vita,
sorridente cianciosa mi sedusse
mi ingann� con tinteggiate promesse
che bugiarda fatale mai mantenne,
nella culla del domani
dondolai rosei sogni neonati
mai poi nessuno sopravvisse
a prime soavi carezze.
Oh consueto falotico mutarsi
di noi camminanti senza meta
traino di incatenati bipedi
con ali di cera dietro
il polveroso carro del tempo!
Troppo tardi riconosciamo come vero
ci� che ci tocca e all'erba secca
inutili sono altri scrosci di pioggia.
Angelo Michele Cozza
Più citazioni Angelo Michele Cozza
Quanno pe? rispirà nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vuò bene
riffe e raffa, sùbbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che più non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poiché si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove è nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...