Nello spietato specchio,
ogni mattina, da anni
come bolli sul passaporto
dei miei viaggi per la vita
rughe fanno mostra
ricordandomi
che vivere � fatica
che non c'� pace
n� tregua nell'esser vivi!
Invisibili lacrime
segrete a me stesso
disperate scorrono mute
per solchi d'anima
nello strazio vivo
di un pesante momento
di verit� spesso fuggito.
Ancora, per altri giorni,
in uno slancio stremato,
affannato correr� per la vita
agonizzando ad ogni passo
dietro tramortiti sogni
rimpianti e ingialliti.
Continuer� il tumulto
che stagna nelle radici
sommerse dell'acre speranza
che al niente conduce!
La sera poi verr�
e come in un assaggio
di morte le sue ombre
mi correranno incontro
s'aprir� l'altra porta
di un oscuro ingresso!
Perdendomi in quel buio
che si para innanzi
svanir� in un infinito
e disabitato silenzio.
Angelo Michele Cozza
Quanno pe? rispir� nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vu� bene
riffe e raffa, s�bbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che pi� non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poich� si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove � nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...