M'incammino lungo sentieri che portano lontano
e tra boschi e prati che ancora portano
il segno del rigido inverno
mi ritrovo ad ammirare il primo risveglio
della terra che, anno dopo anno
si rinnova come per miracolo.
E mi vien da pensare ai tanti sfortunati
che senza meta vagano perduti.
E ai tanti che, nel loro vagare,
la vita han perso nei flutti del mare.
Dei tanti partiti, pochi sono arrivati,
nella terra tanto agognata;
molti han trovato solo odio e dolore
e si son persi tra spirali
di incalliti criminali.
Piangiamo noi oggi i nostri morti
che, per causa degli umani inganni,
ci anno in anticipo lasciati.
E ci affanniamo a render loro giustizia
chiedendo la testa di chi, insofferente
agli umani bisogni, han provocato l'ingiustizia.
E i forti poteri si rincorrono, con promesse
che vogliono essere forti e decise
per lasciare il loro segno, a offuscare
nel futuro promesso, la memoria
di chi, loro stessi, a morire han condannato.
E la primavera intanto avanza
portando, con se, una nuova promessa;
la nuova novella che la vita rigenera,
che il mondo, anche senza di noi,
nel suo divenire, la sua strada continua.
Francesco Verducci
Parole che si perdono nel vento, di questo son fatte le promesse dei potenti.
Chi ama s� stesso vede s� stesso anche nella persona che ha davanti.
Amore �... senza parole.