La sala � piena di persone che conversano disinteressate.
Il clima � quello di una festa, ma non sono certo che lo sia.
Mi muovo nel salone, tra quelle persone vestite di nero, eleganti.
Dove sto andando non so, ma cammino lentamente, alla mia destra alcune persone si versano qualche champagne nei loro bicchieri di cristallo, altre si muovono al ritmo di un tango, stranamente tutti vestiti uguali:, le donne indossano un vestito nero che termina con un'provocante spacco, nei capelli un fiore bianco, candido, forse non come le loro anime, gli uomini anch'essi un completo nero, elegantissimo, con tanto di fiore all'occhiello, simile a quello delle compagne.
Si muovono eleganti in quella stanza, con perfetta sincronia, come un'unica cosa.
Solo ora mi accorgo dell'orchestra, una decina di persone con altrettanti strumenti in mano, il mio udito viene attratto dal suono del violino, quel triste malinconico suono che improvvisamente diventa imponente e minaccioso, scavalcando le note avido di essere udito.
Magnifico strumento, affascinante.
Faccio ancora pochi passi, attraverso la sala e salgo la scalinata di.
� composta da cinque scalini ricoperti in parte da un tappeto rosso, sembra la scala di qualche palazzo reale.
Dalla scalinata, mi volto per poter ...[segue »]
Danilo Rusciano
Allora ti porter� via dal mare
E lui, con ogni onda, vorr� avvicinarsi a te
Per poi allontanarsi di nuovo
E scolpire il tuo profilo sulla sabbia liscia
Cancellarlo un'altra volta
E poi cos� ancora
L'a...
Sono il Sussurro Silenzioso del vento.
Solitaria Speranza di chi Stringe Soltanto un pugno di Sabbia.
Sono il Silenzio che osserva il mondo con gli occhi di uno Sconosciuto.
Sono il Solitario poeta ch...
Nello specchio si riflette la tua immagine.
Perfettamente immobile tu, delicata poesia.
Vita mia.
Mio fiume, mio argine.
Mia lacrima e mio sospiro.
Mia ragione d'esser vivo.
Mio pensiero e mia pena.
L...