Molti i momenti
In cui guardandoci attorno
Non scorgiam altro che muri.
Barriere
Che congiungon
La terra
inferno
Col cielo
paradiso
Perch�
Lass� � vita eterna
E quaggi�
Meschino connubio
Di rinunce e peccato
Perch� lass�
Veramente saremo,
e quaggi�
per sempre annasperemo
in un mare di dolore
o in una valle
di lacrime bagnata
Questa � la vita
Da sempre tramandata
Ma forse mai sperimentata
Non limitar ci� che sei
Non dar spazio al tuo ingegno
Sfrutta il cuore
Che si il tuo motore
Si la punta
D'una freccia
Ormai scoccata
Ma Che dal vento
� cullata
E ricorda
Che In te c'� lo scrigno
Del pi� vero sentimento
� la vela,
che se rigonfia
della pura essenza
pu� giudar la tua esistenza
oltre le onde
d'un mar in tempesta,
verso le acque calme
d'un lago
dall'acqua dolce
come il miele,
il saport vero
della vita
Non creder a chi
Di dolor vuol parlare
Non ascoltar le parole
Di chi � nel mezzo d'un ciclone
Donagli le tue,
per cercar di rischiarar il cielo
e far tornare il sole
luce sulla via di chi
ancora fatica
a spalancar i suoi occhi
Si quell'alito di vento
Caldo
Che in una fredda giornata d'inverno
Da sollievo al viso rattrappito
Cosicch� rilassandosi
Spunti un sorriso
Che inevitabilmente
Il primo diverr�
D'una lunga
E si spera
Infinita
Serie
Ragion di felicit�
Causa di gioia
Cristallo che scalfisce
La pietra
Che veste molti cuori,
Al contatto sar� scintilla,
al cui seguito sar� vampata
d'una fiamma viva
che accender�
l'animo di chi
dentro se
ancora serba
ci� che trasforma
una tela sbiadita
in un opera di belt� infinita
l'amore...
Gabriele Rolla