Angelo Michele Cozza: L'amore è morto all'alba di un caldo giorno di ge
L'amore � morto all'alba
di un caldo giorno di gennaio
lo stesso giorno ch'io
vivo venni al mondo,
nessuno venga al corteo funebre:
il cuore non vuole condoglianze
lacrime non vedreste
negli occhi miei prosciugati
al chiudersi della bara;
chi pure fu lo seppellir�
senza una croce a segno
nel cimitero del bene perduto
e nessuno sapr� poi dove � sepolto
poich� non vuole n� fiori n� ceri.
Oggi chi folle l'assassin�
braccato dai levrieri della sua coscienza
impune ancora vaga orgogliosa
arretrando il sorriso dal ricordo.
Le lusinghe del suo corpo
e le bugie della sua mente
gi� affila per ammazzare ancora
l'allocco uomo che � di turno.
Commemori una targa ricordo
i suoi misfatti nel viale dell'amore:
vi passer� viva e rinsavita
forse un giorno e sar� morta.
Angelo Michele Cozza
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Quanno pe? rispirà nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vuò bene
riffe e raffa, sùbbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che più non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poiché si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove è nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...