Avrei davvero voluto morire
quando lei mi lasci� in affannoso pianto
tra molte cose dicendomi ancora:
"Come soffriamo atrocemente, Saffo,
io ti lascio contro il mio volere."
Ed io a lei rispondevo:
"V� serena e di me serba il ricordo.
Sai quanto ti ho amata.
Se mai tu lo dimenticassi, sempre
io ricorder� i bei momenti che vivemmo.
Quando di corone di viole
e di rose e di croco, accanto a me
ti cingevi il capo gentile,
e mettevi intorno al collo
ghirlande intrecciate di fiori.
E cosparsa di essenze profumate
sul morbido letto ti saziavi,
n� mai vi furono danze
nei sacri boschi a cui fossimo assenti..."
Saffo
A me sembra uguale a un dio, anzi, se � lecito, superiore agli dei, colui che, seduto a te di fronte, a lungo ti guarda e ti ascolta mentre dolcemente gli sorridi...
Perch� coloro a cui io voglio bene, sono proprio quelli che mi fanno il male peggiore.
Non ti chiedo di amarmi ma solo di lasciarti amare.