Cesare Pavese: È riapparsa la donna dagli occhi socchiusi e dal
� Riapparsa la donna dagli occhi socchiusi
e dal corpo raccolto, camminando per strada.
Ha guardato diritto tendendo la mano,
nell'immobile strada. Ogni cosa � riemersa.
Nell'immobile luce dei giorno lontano
s'� spezzato il ricordo. La donna ha rialzato
la sua semplice fronte, e lo sguardo d'allora
� riapparso. La mano si � tesa alla mano
e la stretta angosciosa era quella d'allora.
Ogni cosa ha ripreso i colori e la vita
allo sguardo raccolto, alla bocca socchiusa.
� tornata l'angoscia dei giorni lontani
quando tutta un'immobile estate improvvisa
di colori e tepori emergeva, agli sguardi
di quegli occhi sommessi. � tornata l'angoscia
che nessuna dolcezza di labbra dischiuse
pu� lenire. Un immobile cielo s'accoglie
freddamente, in quegli occhi.
Fra calmo il ricordo
alla luce sommessa dei tempo, era un docile
moribondo cui gi� la finestra s'annebbia e scompare.
Si � spezzato il ricordo. La stretta angosciosa
della mano leggera ha riacceso i colori
e l'estate e i tepori sotto il viviclo cielo.
Ma la bocca socchiusa e gli sguardi sommessi
non dan vita che a un duro inumano silenzio.
Cesare Pavese
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Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.
L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché è cominciare, sempre, ad ogni istante.
Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.