Giuseppe Tornatore: Tutta quella città... non si riusciva a vederne l



Tutta quella citt�... non si riusciva a vederne la fine...
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
Era tutto molto bello, su quella scaletta... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema.
Non � quello che vidi che mi ferm�, Max.
� quello che non vidi.
Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata citt� c'era tutto tranne la fine.
C'era tutto.
Ma non c'era una fine. Quello che non vidi � dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Tu pensa a un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88, su questo nessuno pu� fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare � infinita.
Questo a me piace. In questo posso vivere. Ma se tu.
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa � la verit�, che non finiscono mai... Quella tastiera � infinita.
Ma se quella tastiera � infinita allora su quella tastiera non c'� musica che puoi suonare. Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello � il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voi laggi� a sceglierne una.
A scegliere una donna.
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire.
Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'�.
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormit�, solo a pensarla? A viverla...
Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non pi� di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non pi� di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicit� su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato a vivere in questo modo.
La terra... � una nave troppo grande per me. � una donna troppo bella. � un viaggio troppo lungo. � un profumo troppo forte. � una musica che non so suonare.
Non scender� dalla nave.
Al massimo, posso scendere dalla mia vita.


Giuseppe Tornatore

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