La incontro ogni giorno
negli occhi di chi un tempo
forse fu un bell'uomo
e adesso � solo un corpo che occupa spazio.
Si chiama solitudine.
Ha i colori spenti dell'autunno
anche quando � estate
e il sole non muore mai.
Sempre l� quei due occhi pieni di tristezza
cui vorrei chiedere cos'hanno visto della guerra,
quanto hanno pianto,
se conoscono la gioia.
Mi piacerebbe regalar loro un sorriso
e un po' della mia allegria
per fargli compagnia e dirgli che non � inutile
ma "la gente guarda",
e fingo indifferente
continuando a camminare:
ho i miei vent'anni da vivere
e tenere rughe da dimenticare.
Mariagrazia Bianco
Stanno l�, fermi, i pensieri
come fotogrammi immobili
di foto mai scattate.
Cercano di fuggire i logici labirinti
della mente umana che li colloca
in un posto statico e indeterminato!
Non si apre la p...
Ho sentito per strada
come un ritorno al passato
l'odore dell'origano
in un campo tagliato.
Era di giugno
il grano biondo
io con le ginocchia sbucciate:
sfidavo il mondo,
Giungeva il profumo del pane ...
Quant'� instabile l'equilibrio umano...
pare un sottile filo teso fra due ipotetici pilastri incrollabili
e poi...
un soffio di vento,
il passaggio di una farfalla,
la distrazione di un attimo,
un rum...