Ho cercato l'orma di mio padre
a vent'anni, senza rughe,
un fragile sorriso posto
ai margini del viso.
Dalla scatola di latta
le foto bianco e nero sfrangiate
portano miti buoi tra messi raggiate.
Il sole a picco, la luce cruda
le braccia tese nella sfida
il grano, la vite, l'ulivo avito
paesaggi schiusi sull'infinito.
Schegge lunghe una vita
- icone d'un istante -
nelle pose gi� un gesto distante.
Ora mi chiedo
quali orizzonti scrutino
le iridi grigie
e se il giorno nascente,
- rosa miniato -
possa arrestarsi al fitto lauro
che chiude il giardino.
Mauro Paolocci
Lo vedi?
Sono giunti i giorni dei ripensamenti.
Ricordi?
Ci chiedevamo: come sar�?
E ora sappiamo.
Del molo sul lago indugia un'ombra,
quasi un dolore
che dentro la notte ci interpella,
chiama a racco...
Non so se ancora ti incontra il dolore,
amico, quando vai tra la gente
e degli anni t'assale la somma.
L'ho scorto negli occhi vivi
un lampo spietato che a tratti,
attraversa lo sguardo,
penetra le co...
Se ti chiedessero chi siamo
rispondi figli due volte
di coloro che vennero
per restare solo un momento
ma in terre lontane li colse la sera.