Intrisa di delizioso dolore
trovai riparo
sotto la volta del tuo immenso cielo.
Lupamadre,
mi hai confortato
mentre succhiavo il nettare della tua speranza
io, figlia adottiva,
poich� in te accogli
ogni profugo di vita
colorando le tue strade
delle diverse preziosit� del mondo.
Ogni giorno pagai
un desiderio a Trevi,
culla azzurra dei sogni di tutte le genti
ed unica testimone della sopravvissuta
fantasia dell'umanit�.
Bernini ti scolp�
trasformando il marmo
in morbide figure che celebrano te
in ogni piazza, fonte e chiesa.
Il mondo ti porta venerato rispetto
per il ricordo dell'ineguagliato impero che sei stata
e per il culto di cui sei dimora oggi,
vetrina di una religione che
non sempre comprendo
e di un Dio che
non ho ancora perdonato.
Guardavo spesso il Tevere baciare le tue rive
quando placido accoglieva segrete chiavi
di cuori innamorati e speranzosi.
Nella storia tra le mie storie trovai
le case aperte di chi
nacque "ner core" di te
mentre sfuggivo al passato che
con artigli si arpionava
al presente.
Ho avuto di che dissetarmi
all'ombra
dell'antico sorriso maiestatico del Colosseo,
ho passeggiato attraverso i sentieri di ghiaia
di illustri imperatori,
assaporando i tuoi miti,
nutrendomi delle storie dei tuoi vicoli.
Volutamente mi sono pi� volte smarrita
tra i turisti per ripercorrere le strade
di romanzi che hai spinto a scrivere,
con la speranza di ritrovare la luce
che dentro di me
si era consumata.
Tornavo a respirare ogni volta che
giungevo a Termini,
il pensiero di te poi riempiva i silenzi
quando tornavo a lasciarti.
Sei stata la mia Atlantide riemersa,
mio destino aperto quando ero
figlia orfana e
sposa dimenticata.
Sei stata terra senza nebbia che
ogni sera mi udiva piangere;
testimone del mio disgelo,
hai sentito sciogliersi
il primo fiocco del cuore,
ed hai colmato
l'esterno della mia solitudine
smussandone i contorni.
Poi un giorno il dolore
ha fatto le valigie ed � partito.
L'armonia ha preso il suo posto
ed io sono stata pronta
a lasciare te
per ricominciare
ad essere ancora degna di me.
Oggi ti vivo lontana,
ma resti sempre capitale
del mio cuore sparpagliato
che sente una propria met�
dipinta dei colori giallorossi.
Valeria De Perini
Non sei fiorito di seta
nelle mie acque.
Tutto l'amore che non hai,
e che non hai mai avuto,
passa attraverso i miei giorni:
resta solo una lama nel cuore
e le dita ferite nel sale.
Tra le nostalgie e...
La felicit� confonde
i colori,
e di notte gli odori divengono
tutti uguali.
Ma ad un tratto il cielo si strappa?
Forse la pioggia non far� pi� ricordare,
portandomi di nuovo ad amare;
forse la pioggi...
Ricordi di una
passione vissuta,
della frusta:
vorrei portarne i segni
per sempre;
della corda,
cos� stretta da provocare
piacere;
delle catene,
cos� forti da tenere prigionieri
il cuore e la carne,
o...