Seduto sul greto di questo fiume torto
che scorre anonimo e perso, sono solo,
senza i miei amati denti da latte attorno,
unico senso, ingombrante aspettativa;
e l'eco non giunge di temerarie madri,
n� il silenzio di fedeli compagne.
Sono solo come un cactus e da questo rigo
d'acqua piango la sorte di sponde separate.
Verit� vecchie e nuove, come pesci, tra le mani
mi scivolano, filando, non le ripescher� pi�.
Fiume dannato!
Questo incessante andare, moto
castrante ti vorrei gelare, tanto
da unire questo mio margine:
ingannevole solidit� tra di noi.
Natura spoglia perch� non mi doni il volto noto?
Una bigia prende il volo tremato momento.
Sono solo e certo su questo greto che l'alveo temuto
non tenterai intraprendere per giungermi accanto.
Antonio Colaianni
Cosa sono se non il testimone di una
inane abulia che riduce, assecondata,
le forze, alitando sui tizzoni che nel
braciere cullano il dono fumante del
calore che annebbia il ricordo di te
restituendo ...
A non fidarti della
rondine fai bene
se prima del tempo
le sue ali schiude
e se del sole non ti
illudi da trascurare
il vento con le sue
nuvole le sue tempeste.
Ma non della rondine
n� del vento il t...
Adesso, le aspettative erano scambiate:
Lui? come un bimbo impaurito? attende
la seggiola minuta ed insolente, non tiene
conto dell'intatta mole, le lacrime, precoci
scivolano ignare tra le crepe del ...