Antonino Gatto: Aspettavi un segnale che ti parlasse di Me, ma ved



Aspettavi un segnale
che ti parlasse di Me,
ma vedi solo le nuvole,
e ti chiedi perch�.
Forse stai pensando
che questa poesia,
sia solo il frutto
di una folle utopia,
ma se la rileggi
con molta attenzione,
troverai le parole
che appartengono al tuo cuore.
Tu sei la materia,
io sono l'astratto
pi� volte mi osservi
col tuo volto distratto,
tu sei l'artefice
di una partita infinita
che da noi � l'eterno,
e per voi � la vita.
Pi� volte mi sfiori
col tuo dolce pensiero,
ma ancora non credi
che mi parli davvero.
In ogni porta che hai aperto,
senza alcuna fatica,
hai trovato di certo,
una chiave un po' antica,
che ha vissuto millenni,
ed � ancora perfetta,
perch� � l'arte di un Uomo
che all'ultima porta ti aspetta.
Io sono la tua guida
il tuo consigliere,
colui che bisbiglia
la tua mente a dovere.
Ma spesso il tuo udito
al quanto distratto,
vorrebbe ascoltare
la voce di un matto,
che sbatte le porte,
e ti apre i portoni
per farti passare
sventure a milioni.
Ascolta il tuo istinto
c'� dentro il mio amore
vedrai che d'incanto
spunter� fuori il sole!


Antonino Gatto

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