Malinconia
la vita mia
struggi terribilmente;
e non v'� al mondo, non c'� al mondo niente
che mi divaghi.
Niente, o una sola
casa. Figliola,
quella per me saresti.
S'apre una porta; in tue succinte vesti
entri, e mi smaghi.
Piccola tanto,
fugace incanto
di primavera. I biondi
riccioli molti nel berretto ascondi,
altri ne ostenti.
Ma giovinezza,
torbida ebbrezza,
passa, passa l'amore.
Restan s� tristi nel dolente cuore,
presentimenti.
Malinconia,
la vita mia
am� lieta una cosa,
sempre: la Morte. Or quasi � dolorosa,
ch'altro non spero.
Quando non s'ama
pi�, non si chiama
lei la liberatrice;
e nel dolore non fa pi� felice
il suo pensiero.
Io non sapevo
questo; ora bevo
l'ultimo sorso amaro
dell'esperienza. Oh quanto � mai pi� caro
il pensier della morte,
al giovanetto,
che a un primo affetto
cangia colore e trema.
Non ama il vecchio la tomba: suprema
crudelt� della sorte.
Umberto Saba
Tu cos� avventuroso nel mio mito,
cos� povero sei fra le tue sponde.
Non hai, ch'io veda, margine fiorito.
Dove ristagni scopri cose immonde.
Pur, se ti guardo, il cor d'ansia mi stringi,
o torrentel...
Non volano gli uccelli, n� quei vaghi
gli fanno accanto il nido, altro non odi
che il silenzio, non vedi altro che l'aria.
Tu sei come una giovane
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell'andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba
pettor...