Sar� come se non fossi mai esistito, me lo aveva promesso.
Sentii il pavimento di legno liscio sotto le ginocchia, poi sul palmo delle mani e infine contro la guancia. Speravo di svenire, ma purtroppo non persi conoscenza. Le ondate di dolore da cui prima ero stata appena sfiorata ora si innalzavano di fronte a me e mi si infrangevano addosso, trascinandomi gi�.
E dal fondo non riemersi.
Stephenie Meyer
"Ha detto che sei carina" aggiunse, infine, scuro in volto "il che � praticamente un insulto, stasera. Sei molto pi� che bellissima"
I suoi occhi d'oro mi confondevano...
Terribilmente a disagio, me ne stavo palpitante in attesa dell'arrivo di Edward.