Ultimo esasperato grido
Ultima parvenza di luce
dispersa gracchia nella memoria
placido nero
immerso nel paradosso
dove passa e svanisce il bianco
apollo nascosto alle spalle dell'ombra
fra l'ultima fessura
inarca la forma
lasciando solo l'orma,
dissolta.
Arturo Gamba
Un angolo buio, recesso del nucleo.
Propaga suoni indistinti.
Echeggiano nello spazio,
tagliano il vento,
si abbattono su un muro di foglie.
Vibra la rugiada percorre lenta la foglia
come il viandante...
Pioggia di sabbia
evanescenti confini
sospiri di nebbia
disegnano immagini.
Viaggiatori del cielo
celano parole del domani
migrano fra le piume d'angelo
evocano profumi lontani.
Se esplodo implodo
sciolgo il cappio la forca
amplio il ciclico
ruota l'ansicrono
sincrono il metrono
mezz'onda
sonda lo spazio
segna il tempo
Io fermo.