Perch� quelle piante turbate m'inteneriscono?
Forse perch� ridicono che il verde si rinnova
a ogni primavera, ma non rifiorisce la gioia?
Ma non � questa volta un mio lamento
e non � primavera, � un'estate,
l'estate dei miei anni.
Sotto i miei occhi portata dalla corsa
la costa va formandosi immutata
da sempre e non la muta il mio rumore
n�, pi� fondo, quel repentino vento che la turba
e alla prossima svolta, forse finir�.
E io potr� per ci� che muta disperarmi
portare attorno il capo bruciante di dolore.
Ma l'opaca trafila delle cose
che l� dietro indovino: la carrucola nel pozzo,
la spola della teleferica nei boschi,
i minimi atti, i poveri
strumenti umani avvinti alla catena
della necessit�, la lenza
buttata a vuoto nei secoli,
le scarse vite, che all'occhio di chi torna
e trova che nulla nulla � veramente mutato
si ripetono identiche,
quelle agitate braccia che presto ricadranno,
quelle inutilmente fresche mani
che si tendono a me e il privilegio
del moto mi rinfacciano.
Dunque piet� per le turbate piante
evocate per poco nella spirale del vento
che presto da me arretreranno via via
salutando salutando.
Ed ecco gi� mutato il mio rumore
s'impunta un attimo e poi si sfrena
fuori da sonni enormi
e un altro paesaggio gira e passa.
Vittorio Sereni
Un grande amico che sorga alto su me
E tutto porti me nella sua luce,
che largo rida ove io sorrida appena
e forte ami ove io accenni a invaghirmi?
Ma volano gli anni, e solo calmo � l'occhio che ant...
Colgo il tuo cuore se nell'alto silenzio mi commuove un bisbiglio di gente per le strade.
La citt� - mi dico - dove l'ombra
quasi pi� deliziosa � della luce
come sfavilla tutta nuova al mattino...
"... asciuga il temporale di stanotte"... ride
la mia gioia tornata accanto a me
do...