Dio stava seduto, guardando l'uomo seduto di fronte a lui.
Aveva l'aria serena ma qualcosa, dentro, lo turbava.
"Dimmi, figliolo. Quale � stato il momento peggiore che hai vissuto? " Chiese Dio, facendo un leggero sorriso.
L'uomo lo guard�, sentendosi in colpa.
Poi parl�.
"Quando avevo 16 anni, ho deciso di abbandonare la vita. Ero un ragazzino stupido, arrogante ed inconsapevole." Disse cercando quasi di scusarsi.
Dopo una breve pausa, ad occhi bassi, continu�.
"L'ingratitudine guid� i miei passi per qualche anno. Poi, lasci� il posto alla disperazione, che mi fece sfiorare le porte di inferno senza fine. La speranza mi abbandon�, lasciando che i miei giorni sfumassero senza colori ed emozioni. Fui in balia di medici, psicofarmaci, psichiatri, psicologi."
Dio, lo guardava con attenzione, con sguardo benevolo.
"Un giorno, in una delle giornate uguali alle altre, nel silenzio che mi circondava, sentii bussare. Era un battere continuo ed io non capii da dove arrivasse. Misi a soqquadro la mia stanza, cercando il punto da cui proveniva quell'incessante e fastidioso rumore, costringendo gli infermieri dell'ospedale psichiatrico in cui mi trovavo, a legarmi per l'ennesima volta. Quel giorno, segnava la mia fine."
Dio rimase a guardarlo, in silenzio.
Poi chiese: ...[segue »]
Christian Merighetti
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