Tu che sei simile a me,
tu che come me hai progettato un futuro costruito su una speranza
e ne sei rimasto amaramente deluso:
Come si fa a sopravvivere?
Come si fa a non mollare?
Come si fa a smettere di sanguinare?
Ad andare avanti, come si fa?
A non pensarci, a ricominciare?
Dimmi come si fa se lo sai
perch� sento gli organi implodere su se stessi,
sussultare ogni secondo e battere insieme al cuore,
che da uno squarcio sta perdendo lentamente la sua vita.
Dimmelo o potrei scivolare lentamente sottoterra.
Dimmelo, perch� adesso vedo una strada non costruita,
senza asfalto,
che mi si para dinnanzi?
Perch� quella salita,
che mi avvicinava sempre di pi� alla felicit�,
� stata bruscamente interrotta?
Dimmelo che ho sbagliato.
Che sono un ingenuo, un debole.
Dimmelo che sognare � da sciocchi.
Dimmi che � colpa mia e non del mio sogno agognato.
Dimmi che non avrei fallito se fossi stato diverso.
Raccontami di te e dimmi che tu avresti fallito come me.
Che alla fine non ho sbagliato nulla,
ma che semplicemente non ero pronto.
E che forse il mio unico errore � stato crederci troppo.
Ingannami crudelmente ma regalami altra speranza.
Drogami di falsa felicit�.
Di quel sentimento che gli rassomiglia tanto,
ma che con tanta facilit� ti si dissolve tra le mani.
Curami il cuore prima che smetti di battere.
Oppure uccidimi prima di vederlo piangere altre lacrime.
Rubami l'anima e nascondila dove non possa trovarla.
E se il mio corpo vorr� cercarla privami delle gambe
perch� cos� non possa andare a cercarla.
Non farmi provare pi� emozioni e non farmi raggiungere ci� che voglio.
Svuotami tutto e riempimi di solitudine.
Inchiodami le mani con spuntoni di odio.
Impediscimi di farmi ancora del male.
E poi, se puoi, se vuoi,
portati con te la mia speranza,
che mi ha tradito e ghermito tra le sue debolezze.
Stammi vicino e continua a parlarmi,
e s�, narrami della mia vita raccontandola a memoria.
E quando arriverai all'avvelenato pugnale prendilo tra le tue mani,
esattamente come fece il Destino,
e infilamelo nel petto perch� non voglio fare altro.
Non voglio fare altro che rivivere ogni secondo di quel pugnale.
Non voglio fare altro che risaggiarne la punta entrarmi tra le costole.
E se � il dolore che amo soffrir� per il resto della mia esistenza,
ma ti prego non fermarti e porta dentro tutta la lama.
E se poi pianger� � solo perch� ho riprovato la stessa emozione,
amore, odio e frustazione...
E dopo aver finito di uccidermi
non lasciarmi cadere a terra ma sorreggimi per le braccia.
Ma non levarmi quel pugnale dal petto...
perch� � la cosa pi� cara che ho al mondo.
Dimmi che non sono uno stupido poi
e ripetimi di nuovo che non � colpa mia
e che non sono il primo a cadere in questa trappola.
Accarezzami sulla guancia
sentendo la barba che graffia il dolce palmo della tua mano
e forse la diffidenza scomparir�.
E poi, se riesci, se non fallisci
estraimi quel pugnale e cancellalo dai miei ricordi.
Perch� forse allora avr� capito che non � il meglio,
ma solo una buca sulla mia strada
che adesso � stata riempita.
E se ancora costanti dubbi mi assalissero,
fermami e fammi sedere
e come se fossimo a scuola insegnami a vivere
al meglio la mia vita.
Ma ti prego non abbandonarmi anche tu
perch� diverrai la cosa pi� importante che ho.
Non trasformarti in pugnale,
ma divieni penna
per poter scrivere su un foglio di carta la nostra felicit�.
Poi invecchiamo, ma non smettiamo di fare l'amore
e continuiamolo a farlo come se fosse la prima volta.
Continuiamo a provare lo stesso imbarazzo quando ci baciamo
e la stessa tristezza quando un impegno ci separa.
E cercami come se fossi aria ed acqua
e tutto ci� che ti � essenziale per vivere.
Ed allora capir� che la vita non � crudele,
ma che siamo noi che scegliamo di farci del male a volte.
Ti amo gi� anche se non ti conosco...
E sono qui ad aspettarti,
dolce, ignoto futuro...
Lorenzo Bosco
Sei un frammento di diamante
in una miniera di carbone.
Una piccola goccia di pioggia nel deserto.
Sembrava impossibile che io ti potessi
trovare in mezzo a tanta tristezza.
Impedir� che tu possa esse...
Rimango qui,
disteso e solitario
con lo stomaco che urla disperato.
Risoluto a non alzarmi
n� avrebbe senso aprire il frigo
se dentro non culla nulla
che mi ricordi il tuo sapore amore.
Svegliati Sognatore.
Dormi ormai da infinite ore.
Apri gli occhi e guarda cosa fai,
ricorda di non richiuderli mai.
Guarda cosa stai creando
portando questo mondo allo sbando.
Forse � troppo tardi per...