Gaio Valerio Catullo: Per molte genti e molte acque di mare portato, ven
Per molte genti e molte acque di mare portato,
vengo, fratello, a queste esequie dolorose
per consegnarti l'estremo dono di morte
e invano parlare, alla tua muta cenere,
poi che la sorte te, proprio te, mi ha rapito,
ah infelice fratello, crudelmente strappatomi.
Ed ora queste offerte, che per l'antico costume
dei padri, ti reco, triste dono alle tombe,
accoglile, grondanti di molto pianto fraterno.
E per l'eternit� addio, fratello, addio.
Gaio Valerio Catullo
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Ciò che una donna dice a un amante scrivilo nel vento, o nell'acqua che va rapida.
Quegli mi appare esser proprio un dio,
anzi, se fosse lecito, egli è sopra un dio,
perché seduto in fronte a te,
lui se ne sta tranquillo a guardarti e ascoltarti,
mentre sorridi dolce:
e invece a me,...
Amo e odio, forse mi chiedi perché. Non lo sò ma è così; me ne accorgo e mi tormento.