Si pasce di se il fiume, bruca
serpeggiando
le sue
quasi essiccate sgorature,
visita
le sue
quasi aride pozzanghere,
si trascina ai suoi gi� putridi ristagni
finche, poco pi� oltre
un poco lo confortano
misteriosi trasudamenti,
lo irrorano frescure,
umori, vene
dal pi� profondo
del suo cuore sotterraneo
ed eccolo
rinasce esso dalle secche,
ora, si lascia dietro la sassaia
della sua quasi estinzione
per il suo nuovo cammino -
si muove verso se stesso il fiume,
si sposta dentro il suo cangiante bruco
ed entra, fiume nuovo
uscito dalle sue ceneri
nei luoghi dove opera
la primavera e non c'�
fiore n� gemma, non c'� ancora
ma c'� quella radiosa incandescenza
di luce e opacit� nel bianco dell'aria,
c'�, ed ecco si diffonde, quella trepidante animula
e quel chiaro sopra la linea degli alberi,
quel gi� pi� festoso scintillamento delle acque.
C'� tutto "quello". E c'�
lui fiume,
ne vibra intimamente
il senso. C'� questo, c'� prodigiosamente.
Mario Luzi
Nulla di ci� che accade e non ha volto
e nulla che precipiti puro, immune da traccia,
percettibile solo alla piet�
come te mi significa la morte.
Il vento ricco oscilla corrugato
sui vetri, finge esta...
Nel pi� alto punto
dove scienza � obl�o d'ogni sapere
e certezza, mi dicono,
certezza irrefutabile venuta incontro
o nel tempo appeso a un filo
d'un riacquisto d'infanzia,
tra sonno e veglia, tra in...
"Credi che il tuo sia vero amore? Esamina
a fondo il tuo passato" insiste lui
saettando ben addentro
la sua occhiata di presbite tra beffarda e strana.
E aspetta. Mentre io guardo lontano
ed...