Si scrive per non dimenticare, per depressione, per rabbia e disperazione; si scrive per liberare le proprie passioni, per mettere ordine nelle idee, per confondere nel dubbio; per documentare i fatti o meglio per celarli alla storia.
Si scrive perch� servi di partito, perch� chierici di dogmi, per giudicare senza giudizio, per corrompere le coscienze o meglio traviarle; per anelito di libert� o di prostituzione.
Si scrive perch� si ha qualcosa da dire, o tanto per dire o perch� non si ha un cazzo da dire.
Si scrive per vanagloria, per il piacere dell'infamia, per il piacere punto e basta; per febbrile dotta ignoranza, per suberbia e arroganza, per virtuosismo grammaticale, per miseria o nobilt�; per essere letti da qualcuno, o forse riscritti a modo loro, o ricordati a pi� di pagina.
Si scrive per far rumore con le parole, per darsi importanza o toglierla a qualcuno, per rendersi saggi agli altri, per folle incomprensibilit�, per vendere o svendersi.
Si scrive perch� non si sa leggere pi�, per problemi neuropschiatrici irrisolti, per noia o per non impazzire, per fede, utopia o annientamento; per dividere o unire, per la pace dei sensi o per le tempeste ormonali, per la Gloria o la Maria.
Si scrive per amore o per la sua assenza, per le brutture o per le bellezze estasianti, per masturbazioni alfabetiche, per endecasillabi misteriosi; si scrive per imparare a vivere, comunque.
Si scrive... per non morire.
Francesca Cristini