Uno dei giorni scorsi mi trovavo a sognare ad occhi aperti -o semiaperti, dal momento che il peso degli anni trascina le palpebre sempre pi� gi�- ed ero preso da una insana nostalgia per le dense e secche nebbie della mia infanzia ceretana. A coloro che invecchiano succedono strane cose e queste non sono le peggiori...
Improvvisamente dalle perdute nebbie adolescenziali, anzich� le sagome delle ragazzine svolazzanti che riuscivano a rimbambire schiere di bambocci ingenui, con vaghe promesse e sorrisi, � emersa nitida l'immagine di un personaggio incredibile della Cerea di quegli anni. Raffaello Merlin, un uomo di mezza et�, esile e di bassa statura, che di mestiere faceva il meccanico di biciclette. Non v'inganni l'omonimia con il sottoscritto. A Cerea, infatti, il cognome Merlin � talmente diffuso che chiunque, interpellato per un'informazione, vi chieder�: �Di quale razza? � Il razzismo non c'entra nulla. Per razza, da quelle parti nebbiose, s'intende la famiglia di appartenenza. Cos�, se vi capitasse -dico soprattutto alle ragazze- di conoscere un Merlin da Cerea in discoteca e voleste rintracciarlo (per qualche oscuro motivo) al suo paese, prima di lasciarvi preoccupatevi di farvi dire la costuma ja, cio� il soprannome della famiglia. Ci sono, infatti, almeno ...[segue »]
Giuseppe Merlin
Sar� sincero: a volte sono bugiardo.
Lui non sapeva che l'inverno a cavallo tra il 1955 e il 1956, sarebbe stato il pi� freddo del secolo. Ma che fosse freddo, molto freddo, lo sapeva, anzi lo sentiva.
La povera casa in cui abitava aveva...