Angelo Michele Cozza: Impregnato e lercio di nulla più non temo il doma
Impregnato e lercio di nulla
pi� non temo il domani
potr� s� separarmi da una vita
che non ho vissuto che a tratti.
Pi� niente chiedo e sento
lo so e lo so bene e lo voglio
e ogni smentita � vana.
Eloquente un ossimoro
accarezza significo le mie ossa
modella il viso dei miei giorni;
dal promontorio delle attese
tutto � una chiara foschia diffusa.
Poche volte ci baci� amore
poco forbito parl� la speranza
si accasciarono reduci sogni
troppo il sorriso di uno sguardo
manc� allo spalancarsi dei giorni.
All'occaso imbrunisce l'aria
limine ultra si fa l'orizzonte
e nessun altro porto si pensa.
Ardire, ambire, lusingarsi
ansimare ancora a che vale
se oltre non un lido o un atollo
tangibile si immagina ospitale.
E cos� lo scroscio infinito del nulla
cade mi penetra e mi trapassa
all'aurora di questa quinta stagione,
dalle scaturigini dell'abisso
sgorga beffarda una luce e tutta
di scialbo opaco mi contrassegna.
Annaspo nel mulinare dei pensieri
incalzato da ci� che accade;
percorro il sottobosco sonorizzato
dal vocio loquace del silenzio
che effonde; oltre le alture
o le fosse melmose dell'essere,
fisso il tempo senza corpo
che pi� veloce passa come un vento.
Non ho voglia di niente e di nulla
nella mota sguazzo e resto e non ci bado.
Senza scalpore o sorpresa placido
a germi di mal di essere mi consegno;
per dovere, ignaro, batte il cuore
che non sa dirmi neppure per cosa.
Angelo Michele Cozza
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Quanno pe? rispirà nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vuò bene
riffe e raffa, sùbbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che più non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poiché si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove è nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...