O tu cantor di morbidi
Pratei, di dolci rivi,
Che i verdi poggi, e gli alberi
Soavemente avvivi
Con gli armonici versi
Da fresche tinte aspersi,
Odi un poeta giovane,
Che il genio che l'ispira
Devoto siegue, e libero
Percote ardita lira,
E c� suoi canti vola
Al suo gentil Bert�la.
Fra campestri delizie
Tranquillo e lieto io vivo.
E col pensier fantastico
Tra me canto e descrivo
S� vaghi paeselli,
Che ognor sembran novelli.
Pingo; ma resto attonito
Allor che su i tuoi fogli
Veggo fiorire, e sorgere
Pianto e marini scogli,
Che sembrano invitarmi
A sacrar loro i carmi.
Da me s'invola subito
Il mio picciol soggiorno,
E sol veggo Posilipo
E il mar che vanta intorno
Di Mergellina il lido
Ameno pi� che Gnido.
Estatici contemplano
Tuoi campi i cupid'occhi:
O come allor nell'anima
Sento beati tocchi,
Che mi dicono ognora:
S� dolce vate onora.
Salve, dunque, del tenero
Gesn�r felice alunno!
Il lor poeta adorino
D'aprile e dell'autunno
Le Grazie e i lindi Amori
Coronati di fiori.
Il lor poeta adorino
Le serpeggianti linfe,
E dai monti scherzevoli
Scendan le gaje Ninfe,
E alternin baci in fronte
Al t�sco Anacreonte.
Ed io tesso tra cantici
Ghirlandetta odorosa
Non d'orgogliosi lauri,
Ma sol d'umida rosa,
E il capo ombreggio al molle
Abitator del colle.
E in cor brillante io dico:
Questa dona Natura
Al suo pi� ingenuo amico,
Ch'ella d'altro non cura:
Da lui schietto-dipinta
Di fior va anch'ella cinta.
Ugo Foscolo
Forse perch� della fatal qu�ete
tu sei l'imago, a me s� cara vieni, o Sera!
Dell'uom la prima inobbedienza e il frutto
Dell'arbore vietata, onde l'assaggio
Diede noi tutti a morte e all'infinite
Miserie, lungo dal perduto Edenne,
Finch� l'uomo divino alle beate
Perdute sedi r...
Taci, taci: - vi sono de' giorni ch'io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi divora. Forse io mi reputo molto; ma � mi pare impossibile che la nostra patria sia cos� conculcata ment...