Grandi stanze di vecchie case avite
di provincia
piene di fischi di navi lontane, piene
di spenti rintocchi di campane
e di battiti profondi
d'orologi antichissimi. Nessuno abita
pi� qui dentro
eccetto le ombre, e un violino appeso
al muro,
e le banconote fuori corso sparse
sulle poltrone
e sul letto largo con la coperta gialla.
Di notte
scende la luna, passa davanti
agli specchi esanimi
e coi gesti pi� lenti rassetta dietro
i vetri
i fischi d'addio delle navi affondate.
Ghiannis Ritsos
Ti alzai sulle mie mani
e spiccai il volo.
In modo maldestro, con ago grosso, con
filo grosso,
si attacca i bottoni della giacca. Parla da
solo:
Hai mangiato il tuo pane? Hai dormito
tranquillo?
Hai potuto parlare? Tendere la mano?
Ti sei ric...
L'aquilone si � rotto.
Lo spago tienilo.