Nell'impero dell'acque e delle nubi
dove regnava il pecoraio e il gregge,
o Numero, gi� fatta � la tua legge
dalla potenza delli ordegni indubi.
Conduce un filo il moto che tu rubi
all'acqua e vola cento miglia e regge
gli opifici rombanti di pulegge
e di magli terribili e di tubi.
Ben riconosco il Verso tuo fratello
onnipossente Numero! Tu fai
a noi men disagevole il sentiero.
E il tuo parente pi� leggiadro e snello
ci fiorisce le soste di rosai
e di menzogne dolci pi� del Vero
Guido Gozzano
Un tulle, verdognolo d'alga,
l'avvolge: bellissimo all'occhio,
ed Ella m'accenna dal cocchio -
si sfolla il teatro - ch'io salga:
�Positivista irredento
un'ora fraterna e un the raro
a casa vo' darle...
Discesi dal lettino
son l� presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiud...
Ho per amico un bell'originale
commesso farmacista. Mi conforta
col ragionarmi della sposa, morta
priva di nozze del mio stesso male.
�Lei guarir�: coi debiti riguardi,
lei guarir�. Lei pu� curarsi i...