Adesso che placata � la lussuria
sono rimasto con i sensi vuoti,
neppur desideroso di morire.
Ignoro se ci sia nel mondo ancora
chi pensi a me e se mio padre viva.
Evito di pensarci solamente.
Ch� ogni pensiero di dolore adesso
mi sembrerebbe suscitato ad arte.
Sento d'esser passato oltre qual limite
nel qual si � tanto umani per soffrire,
e che quel bene non m'� pi� dovuto,
perch� soffrire la colpa � un bene.
Mi lascio accarezzare dalla brezza,
illuminare dai fanali, spingere
dalla gente che passa, incurioso
come nave senz'ancora n� vela
che abbandona la sua carcassa all'onda.
Ed aspetto cos�, senza pensiero
e senza desiderio, che di nuovo
per la vicenda eterna delle cose
la volont� di vivere ritorni.
Camillo Sbarbaro
Padre, se anche tu non fossi il mio
padre,
per te stesso, egualmente t'amerei.
Ch� mi ricordo d'un mattin d'inverno
che la prima viola sull'opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la n...
Magra dagli occhi lustri, dai pomelli
accesi,
la mia anima torbida che cerca
chi le somigli
trova te che sull'uscio aspetti gli uomini.
Tu sei la mia sorella di quest'ora.
Accompagnarti in qualche t...
Io che come un sonnambulo cammino
per le mie trite vie quotidiane,
vedendoti dinanzi a me trasalgo.
Tu mi cammini innanzi lenta come
una regina.
Regolo il mio passo
io subito destato dal mio sonno
su...