Ed eccomi qui... in questa sera di domenica, noiosa, morta, quasi priva di vita. Eccomi qui a fare probabilmente quello che non dovrei fare, pensare. La mia mente si perde quasi come tra le braccia di Morfeo, che mi trascina in un immaginario onirico pieno di aneliti e utopie. Di false speranze e finzione. Di qualcosa di assolutamente immanente che ai nostri occhi si mostra trascendente. Qualcosa di finto, di sperato ma irrealizzabile, che ci porta a credere che tutto sia possibile ma � solo una convinzione, falsa, quasi come il mondo che abbiamo attorno. Gi�, questo mondo, cosa tra ci� che ci circonda � vero e cosa porta una maschera di cera pronta a sciogliersi nel momento di calore pi� intenso per scoprire la sua vera natura? Ecco cosa pensavo... adesso mi fermo, e torno sul mio letto a dialogare con la notte, sicuramente vera, sicuramente scura... il cielo notturno � la transizione tra ci� che penso e il vero. Un cielo nero che per� � pieno di stelle, di luce, ma per quante stelle ci siano la maggior parte di ci� che vediamo � nera, scura, ignota, sinonimo di impotenza. Quell'impotenza che � il limite di tutti noi. Quella che ci rende vulnerabili... o semplicemente...
umani.
Marcello Scuderi
Quando in quel giorno vidi il tuo viso,
visione di un angelo,
capii che eri la pi� vicina alla perfezione,
la pi� bella tra le belle,
la pi� risplendente tra le stelle,
con gli occhi color del mare,
i...
Quando vedi il mondo correrti incontro, china il capo, e corrigli incontro pi� forte che puoi...
L'amore � come il respiro, senza di esso non c'� vita.