Furono gli altri ad accorgersi per primi di quello che Alice e Mattia avrebbero capito solo molti anni pi� avanti. Entrarono nella stanza tenendosi per mano. Non sorridevano e i loro sguardi seguivano traiettorie divergenti, ma era come se i loro corpi fluissero con continuit� l'uno nell'altro, attravero le braccia e le dita a contatto.
Il contrasto marcato tra i capelli chiari di Alice, che ne incorniciavano la pelle del viso troppo pallida, e quelli scuri di Mattia, arruffati in avanti a nascondergli gli occhi neri, si annullava in quell'arco sottile che li congiungeva.
C'era uno spazio comune tra di loro, i cui confini non erano ben delineati, dove sembrava non mancare nulla e dove l'aria pareva immobile, imperturbata.
Paolo Giordano
"Finirai per non vederlo neanche pi�" fece. "E come? L'avr� sempre l�, sotto gli occhi"
"Appunto" disse Mattia. "� proprio per questo che non lo vedrai pi�".
Inizi� a perdere sensibilit� alle dita. Si tolse un guanto, ci soffi� dentro e poi ci rimise lil pungo chiuso per scaldarsi. Lo fece anche con l'altra mano. Ripet� quel gesto ridicolo due o tre volte....
Le scappava gi� un po'. La sentiva spingere sulla vescica, come uno spillo conficcato dentro la pancia. Non ce l'avrebbe fatta nemmeno oggi, ne era sicura.
Ogni mattina lo stesso. Dopo colazione si ch...