Il portavoce dell'Inconoscibile
Madre perduta, non ci pens�
poi pi� di tanto ad annunciare
che il filo della tua vita
di l� a poco sarebbe stato reciso.
Il Tempo, dissolutore impietoso,
in pi� circostanze e a voce alta
tante volte ce lo aveva rammentato.
E cos�, all'albeggiare di un oscuro senso
Atropo, destata da un tuo gemito,
affilate forbici brandite
muta esegu� il suo ufficio!
Imperterriti, sospinti dall'ineluttabile,
scaraventato fu ognuno nel suo vortice:
tu in quello dei morti, io in quello dei vivi.
Dall'atro fondo, ove bocca sigillata
non rilascia parole e un vello nero
occhi immoti per sempre adombra,
ora e sempre pur mi edifichi un appiglio
perch� lungimiranza io riguardi
e da un tenue barlume scoccato
altro respiro riacciuffi il cuore.
Madre, tu non mi parli, non puoi
eppure odo la tua lesa voce che dice:
- Il peggio � passato, ora dormo
di un sonno profondo, tranquillati
nessuno potr� ricacciarmi indietro;
ritrova la tua pace, non dirupare
veglia sul lucignolo del ricordo:
non si spenga! Alla sua luce
ingigantito ancora luccicher�
il mio affetto, io non ti ho lasciato:
come potrei? Toccami, non vedi
che accanto gia ti sono...
Si madre! Altra e pi� alta gioia
non mi potevi dare!
Angelo Michele Cozza
Quanno pe? rispir� nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vu� bene
riffe e raffa, s�bbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che pi� non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poich� si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove � nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...