La festa nei cieli continuava ad oltranza, la morte dei nemici suscitava ovazioni continue e i prigionieri venivano continuamente accuditi e sorvegliati dal saggio occhio di Dio, il Serpente, che nulla gli sfuggiva, e prudentemente vigilati dai seminatori che si occupavano del nutrimento e dell'approvvigionamento della mensa per quelli che sarebbero restati, i fedeli a Dio. Il cibo non si vedeva con gli occhi, ma i servi sapevano scegliere la materia pi� succulenta per nutrire la nuova razza che sarebbe nata, e rendere questa perfetta, nella sua forma, per imperare e assoggettare tutta la vita che ancora non si era piegata al saggio regno.
Nelle sale maestose del Trono, che ancora sembravano trasudare il sangue e il dolore di innocenze straziate e popoli decimati in assurde lotte per vantaggi di parte, si erano svolte quelle che venivano chiamate, con una punta di ironia si potrebbe dire, "assemblee per il bene collettivo". Proprio cos�, senza nessuna vergogna. Senza specificare la natura di questo "collettivo". Ma in sostanza si capiva, non c'era bisogno di sapere tutte le cose nascoste, quando si avevano i risultati praticamente sotto gli occhi. Al di l� del desiderio, c'� semplicemente la realt�. Ed � una strana sensazione,...[segue »]
Angela Cicolari
Un uomo di et� indefinibile, la barba bianca, lunghi capelli bianchi e la veste di neve si chinava sopra i miei pensieri scrutando al di l� di memorie riposte, uno dei suoi fedeli attendenti era pi� v...
Le parole non cambiano la realt�, cos� come un nome non cambia la vera natura delle cose.
Non � lo scrittore che guida il destino con le sue parole, legandolo con le trame dei desideri. � anzi il destino, che conosce il principio e la fine, mediante strani echi lungo la strada, a guidare l...