Telemaco alla porta aspetti il padre
colui che manc� da remoti anni,
le sue braccia son ricordo di piccoli vagiti
e la madre racconta di tanti inganni
ch'ebbero i Proci d'ambiziosi sogni, armi.
Tu principe sei di Itaca immensa
mancando il verso della corona innata
Argo ti guarda, indiscreto pensa
a quant'� dolce la mente assonnata.
Troia non � la tomba del caro tuo maestro
colui che finge la pazzia improvvisa
e aduna le frecce e il dardo col destro
vecchiaia divenuta forza che avvisa.
Telemaco tu, che alla vita tieni
chiudi le porte ai malefici inganni
cos� che ai Proci, il capriccio toglievi
con il pensiero dolce di quei vetusti pan.
Carmelo Parrinelli
La verit�, mio caro mondo
� la pi� certa fra le incertezze;
rende questa luna
bianca e pallida
al sole fa sputar fuoco a fondo...
La verit� inebria gli stolti
ed � meraviglia per il poeta
cos� giovin...